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Mifid cos'è: guida pratica per capire davvero la normativa e il questionario

  • Immagine del redattore: FINWARD
    FINWARD
  • 9 apr
  • Tempo di lettura: 4 min
MIFID

Lo sappiamo bene: le normative finanziarie non sono proprio letture semplici. Però fidati, capire la Mifid cos'è può fare davvero la differenza quando si parla di proteggere il tuo capitale e fare scelte più consapevoli sugli investimenti.


Non si tratta solo di moduli da compilare o firme da mettere in banca. La Mifid (acronimo di Markets in Financial Instruments Directive) è una vera e propria bussola per orientarti nel mondo degli investimenti, anche se non sei un professionista del settore.


E se stai per investire anche solo 100 euro, oppure ti stai chiedendo se affidarti a un consulente finanziario, allora ti conviene leggere fino in fondo. Perché questa guida non è pensata per gli addetti ai lavori, ma per persone come te che vogliono solo capire come muoversi senza brutte sorprese.


Mifid cos'è e perché cambia le regole del gioco


Partiamo dalle basi: la Mifid cos'è? È una direttiva europea introdotta per garantire maggiore trasparenza e tutela agli investitori, siano essi esperti o principianti. L’idea è semplice: chi ti propone un prodotto finanziario deve farlo con criterio, valutando se è adatto a te, in base al tuo profilo, alle tue conoscenze, alla tua tolleranza al rischio.


La Mifid nasce nel 2007 ma si evolve nel tempo, con la versione Mifid II entrata in vigore nel 2018, più rigida e attenta a proteggere i risparmiatori. Il suo scopo? Evitare che ti vengano venduti strumenti troppo complessi o rischiosi senza che tu ne capisca le implicazioni.


Ecco quindi che, con mifid, ogni banca o intermediario ha l’obbligo di conoscerti meglio prima di proporti qualcosa. Proprio come un sarto che cuce un vestito su misura, anche i consigli finanziari devono adattarsi a chi li riceve.


Cosa prevede la normativa Mifid in pratica


Ok, fin qui tutto chiaro. Ma cosa comporta la mifid nella tua vita reale? Non parliamo solo di buone intenzioni, ma di regole vere e proprie che cambiano il modo in cui si investe.


Le banche e gli operatori finanziari sono tenuti a:


  • chiederti informazioni dettagliate tramite il famoso questionario Mifid

  • verificare che ogni investimento sia coerente con il tuo profilo

  • informarti in modo chiaro e completo sui rischi, i costi e le caratteristiche di ogni prodotto

  • registrare e archiviare tutte le raccomandazioni e i servizi offerti


Quindi no, non si tratta solo di burocrazia, ma di un sistema pensato per proteggerti da scelte sbagliate, o peggio, da vendite aggressive di strumenti finanziari inadatti.


Il centro della Mifid: il questionario e la profilazione dell’investitore


A questo punto avrai capito che tutto ruota attorno a una parola: profilazione. Ed è qui che entra in gioco il tanto citato questionario Mifid. Ma niente panico: non è un test con inganno, né una verifica scolastica. Si tratta di uno strumento essenziale per capire che tipo di investitore sei.


Nel questionario ti verranno chieste informazioni su:


  • le tue esperienze passate con investimenti

  • il tuo reddito e la tua situazione patrimoniale

  • gli obiettivi per cui vuoi investire (protezione, crescita, reddito…)

  • la tua disponibilità a correre dei rischi


In base alle tue risposte, ti verrà assegnato un profilo di rischio, che va da molto prudente a molto aggressivo. Questo profilo non è un’etichetta, ma una guida per capire quali strumenti puoi valutare e quali invece sarebbe meglio evitare.


Come compilare il questionario mifid senza stress


Molte persone si sentono in imbarazzo davanti al questionario Mifid. Alcuni cercano di sembrare più esperti, altri rispondono in modo casuale solo per finire in fretta. Ma rispondere in modo onesto è la scelta migliore che puoi fare.


Infatti, se dichiari di avere esperienza con strumenti complessi quando in realtà non ne hai mai sentito parlare, potresti trovarti esposto a rischi che non sei in grado di gestire. E fidati, nel mondo degli investimenti, la sincerità è la tua migliore alleata.


Inoltre, sappi che il questionario non è definitivo. Se cambia qualcosa nella tua vita – per esempio trovi un nuovo lavoro, erediti u patrimonio, o semplicemente cresci come investitore – puoi (e dovresti) aggiornarlo.


Cosa succede se non compili il questionario mifid


Forse ti stai chiedendo: "e se mi rifiuto di compilarlo?" Beh, in teoria potresti, ma in pratica la banca potrebbe decidere di non farti investire in determinati prodotti. O, peggio ancora, potresti firmare una dichiarazione in cui accetti di agire contro il parere dell’intermediario, sollevandolo da ogni responsabilità.


Non proprio una grande idea, vero? Compilare il questionario non è un obbligo di legge per te, ma lo è per chi ti offre il servizio. E quindi farlo nel modo corretto è nell’interesse di entrambi.


Esempi pratici: come cambia la tua strategia in base al profilo Mifid


Facciamo un esempio. Se il tuo profilo risultasse prudente, probabilmente ti verranno proposti strumenti come:


  • obbligazioni a basso rischio

  • fondi monetari

  • conti deposito


Se invece hai un profilo più dinamico, potrebbero offrirti:


  • ETF tematici

  • magari anche un po’ di private equity o crowdfunding


Quindi sì, la compilazione del questionario può determinare davvero cosa puoi fare e cosa no nel mondo degli investimenti. È come un filtro che seleziona gli strumenti compatibili con te, proprio come un algoritmo che ti propone film in base ai tuoi gusti.


Mifid II: cosa è cambiato rispetto alla versione precedente


Dal 2018 è in vigore la Mifid II, una versione aggiornata e più severa della normativa. L’obiettivo è sempre lo stesso, ma con un approccio ancora più dettagliato.


Alcune novità importanti:

  • trasparenza totale sui costi degli strumenti finanziari

  • tracciabilità di tutte le raccomandazioni fornite dai consulenti

  • regole più stringenti anche per i canali digitali e le piattaforme online

  • rafforzamento della formazione degli operatori finanziari


Insomma, la Mifid II ha alzato l’asticella e reso più difficile per chiunque improvvisarsi consulente o vendere prodotti “a caso”.


Come sfruttare la Mifid a tuo vantaggio


Ora che hai capito Mifid cos'è, è il momento di farti una domanda: come puoi usarla a tuo favore?


La risposta è semplice: come una lente di ingrandimento sulla qualità dei servizi che ricevi. Se la tua banca o il tuo consulente ti fa solo firmare moduli senza spiegazioni, forse è il momento di farti delle domande. Se invece trovi qualcuno che ti guida, ti ascolta e ti propone soluzioni in linea con le tue esigenze, allora stai applicando davvero lo spirito della Mifid.


E ricorda: la conoscenza è potere, ma solo se la usi. Quindi non lasciare che il questionario sia solo una formalità. Usalo per riflettere sui tuoi obiettivi, su quanto sei disposto a rischiare, su dove vuoi arrivare con i tuoi risparmi.


 

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